
Yerba Mate
Di Rebekah E. Pite
Traduzione di Mirta Roncagalli
Così come fecero le precedenti generazioni di nuovi arrivati nella regione di Río de la Plata, anche gli immigrati che arrivarono dall’Italia a cavallo tra 19esimo e 20esimo secolo iniziarono a bere yerba mate per sentire un senso di appartenenza nella nuova terra. Come le persone del luogo, iniziarono a bere in comunità questo infuso contenente caffeina e ricavato da un agrifoglio locale, l’ilex paraguariensis. Condividevano quindi la stessa tazza e bevevano le foglie di yerba tritate attraverso la stessa bombilla, una cannuccia con un filtro in una delle estremità.
Gli immigrati italiani erano incoraggiati ad unirsi al circolo del mate dai vicini, arrivati da tempo dall’Italia, ma anche dai datori di lavoro.

Ignacio Manzoni, El asado, c. 1871
Fonte: Museo delle Belle Arti, Buenos Aires, Argentina, https://www.bellasartes.gob.ar/coleccion/obra/2890/
In un quadro degli anni ‘70 dell’Ottocento dell’artista Ignacio Manzoni (da Milano), si vedono raffigurati dei bambini immigrati che servono un mate ad un uomo del posto che a sua volta sta insegnando loro come cucinare un asado, vale a dire un arrosto.
All’inizio del 20esimo secolo, i ferrovieri italiani ricevevano mate per colazione e i giornali in lingua italiana promuovevano tra i loro lettori marche locali di yerba. Zaverio Fumagalli, di discendenza italiana, divenne il maggiore editore di cartoline di Buenos Aires e ne pubblicò diverse raffiguranti il rituale del mate come emblema della cultura argentina.

Inserzione pubblicitaria a tutta pagina de La Yerbatera Paraguaya in un giornale in lingua italiana
Fonte: Inserzione pubblicitaria, La Patria degli Italiani, 20 settembre 1910, p. 4.

Cartolina, Donna rurale offrendo mate, 1911
Fonte: “Rural woman offering a mate,” Repubblica Argentina, Z. Fumagalli, c. 1911, Special Collections & College Archives, Skillman Library, Lafayette College, Easton, Pennsylvania.
Poiché la yerba costava meno del tè o del caffè, bere mate aveva un senso economico agli occhi degli immigrati con poche risorse economiche. Immigrati più agiati provenienti dall’Italia (e da altri Paesi) potevano godersi un caffè nelle loro case o nelle caffetterie locali; tuttavia, anche la maggior parte di questi beveva yerba mate.
La consumazione di mate da parte degli immigrati ne cambiò l’identità. Così come affermato dall’antropologo uruguayano Fernando Assunçao: “Attraverso la linfa nativa che iniziava a mescolarsi con il loro sangue, iniziarono a diventare americani, figli di una nuova patria”. Le persone del luogo, nella regione di Río de la Plata, non invitarono a cena gli immigrati per poi decidere cosa servire loro, invitarono piuttosto I nuovi arrivati ad unirsi ad un rituale unico ed autoctono del quale accogliere estranei era da tempo una caratteristica distintiva.
Ulteriori letture
- Fernando O. Assunçao, El mate (Montevideo: ACRA, 1967).
- Pau Navajas, Caá Porã: El espíiritu de la yerba mate, una historia de plata (Corrientes: Las Marías, 2013).
- Rebekah Pite, “La china cebadora: Género, mate e identidades nacionales en el Río de la Plata, 1869-1929,” Indicios, núm. 1 (2022): 24-48.
- Rebekah Pite, Sharing Yerba Mate: How South America’s Most Popular Drink Defined a Region (Chapel Hill, NC: University of North Carolina Press, 2023).
- Javier Ricca, El mate: Historia, secretos y otras yerbas de una pasión rioplatense (Buenos Aires: Sudamericana, 2009).
- Julia Sarreal, Yerba Mate: The Drink that Shaped a Nation (Berkeley, CA: University of California Press, 2023).